Terra di tutti

Il mondo avrebbe visto come un grande unico paese, senza confini di sorta. E così deve essere. E così spero un giorno sarà. Ma non è facile perché esiste una parte di mondo che per secoli e secoli ha colonizzato, rubato dignità, libertà, risorse, identità, terra. Ha condizionato il credo di intere popolazioni facendo credere ad africani, indios, nativi americani, aborigeni ecc che i loro credo erano sbagliati, le loro abitudini incivili, i loro usi selvaggi. Gli ha fatto credere d’essere inferiori.

Ora, dopo tanti secoli, quei popoli cercano finalmente il loro posto nel mono. Emigrano. Cercano terre e paesi diversi. Cercano di migliorare la loro vita. C’è chi fugge, chi vuole semplicemente emigrare, chi vuole cambiare.

E Noi che facciamo? Invece di aiutarli ed accoglierli continuiamo a giudicarli. A dirgli che noi si. Noi possiamo tutto. Ma loro no. Loro devono rimanere a casa loro perché sono clandestini!! Facciamo programmi di pacificazione (ma prima li vendiamo le armi); di sostegno alimentare (ma prima li affamiamo); di democratizzazione (ma prima li abbiamo rubato tutto).

Il mio Blog | Marcello Gianferotti

Ebbene io penso che il mondo occidentale, quello ricco, quello benestante, quello che se ne fotte se pur di pagare poco un capo firmato qualcuno sfrutta un bambino o un lavoratore, quello che pur di non pagare troppo la benzina se ne fotte se i nigeriani vengono massacrati, quello che se ne fotte se le sue fabbriche (pur di dare lavoro e generare ricchezza) vendono armi e mine a quei popoli dilaniati da una guerra tra poveri, quello che se ne fotte se i pomodori che vengono raccolti lo sono da poveracci pagati 2 euro al giorno, debba veramente andare a fare in culo!!!

Possibile non capire che l’immigrazione, il grande esodo, lo abbiamo creato NOI. E’ farina del nostro sacco!!! Un tempo si diceva “si raccoglie quel che si semina”!!! L’immigrazione l’hanno creata i popoli occidentali, nostro incluso, in secoli e secoli. Ora si raccoglie. Chiunque un giorno spero sarà libero d’andare dove vuole come vuole.

Rispettando le leggi del posto che trova certo, ma senza nessun complesso di razza o religioso del cavolo. Libero di circolare, di pensare e, se vuole, di pregare come crede o di non pregare affatto. eppure pensateci… veniamo tutti dal continente africano;

Cristo, che abbiamo colorato di bianco e che abbiamo fatto oramai europeo, era arabo. Eppure lo preghiamo come fondatore della Chiesa Cristiana anche se non ha fondato proprio un bel nulla ed era ebreo. La maggior parte delle ricchezze che tanto ci piacciono vengono dal continente africano o comunque sud-americano (diamanti, smeraldi, oro, platino, benzina, cotone, cachemire, ecc).

I tessuti più pregiati dall’Asia. Se non fosse stato per quei paesi non avremmo mai avuto i pomodori, il cacao, il caffè, il tè, il mais, le olive, e chissà quante altre cose. Mangeremmo ancora patate. La prima chirurgia fu degli egizi, la matematica ed i numeri era arrabbi. I più antichi testi matematici provengono dall’Egitto, dalla Mesopotamia, dall’India.

Tutta la nostra civiltà è storicamente infarcita di africano, di mediorientale. Perché non capire che intervenire e condividere il benessere del popolo occidentale, ricco, con la grande parte di mondo più povera deve essere un dovere fraterno. Possibile che siano proprio le religioni a dover dividere i popoli. A doverne condizionare la comunione, la fratellanza.

Possibile che un concetto tanto falso possa davvero generare tutto questo. Gente squallida come un qualsiasi fascista o pseudo tale, Salvini e seguaci vari e tutti coloro che lo votano e lo tollerano prima o poi scompariranno.

Prima o poi il mondo dovrà capire il sacrosanto principio della condivisione delle risorse e dell’eguaglianza. Dell’assoluta inesistenza di razza diversa da quella umana, dell’assurdità del concetto di

superiorità o inferiorità di razza. Il sacrosanto principio secondo il quale NON può esistere un mondo dove ci siano persone che muoiono di fame o sopravvivono a mala pena e persone che “strabuzzano” (per dirlo alla toscana) di tutto.

Quei padri che oggi vedono, leggono, sanno… i cui figli muoiono di fame, hanno tutto il sacrosanto diritto di venirsi a prendere quello che gli è stato rubato in passato!! Di pretenderlo!! Di chiedere una vita migliore!! O comunque la possibilità di vivere una vita migliore!! Piazzale Loreto ha già insegnato come si tratta con i Fascisti. Il ritorno del fascismo fa male, dispiace, ma non preoccupa. Non fa paura.

E’ una fascismo da infami, da dilettanti, da vigliacchi che nascondono il proprio egoismo e la propria arroganza dietro il cosiddetto “amor di patria”. Difendono la loro razza, la loro religione.

In realtà sono solo dei vigliacchi ed ignoranti incapaci di capire e di aprirsi. Finirà da solo, e se non finirà, in Italia come altrove, torneranno i Piazzali Loreto a fare giustizia. Certo sicuramente con metodi meno violenti, ma alla fin fine ….

Non è una questione di democrazia, è una questione di giustizia. Il delirio fascista va contro ogni idea di democrazia, di libera condivisione, di equità e di libertà. Quindi non è una ideologia politica, è solo un abominio frutto dell’ignoranza e della paura. Quindi va marginalizzato, annientato. Meglio per loro farlo sul nascere. Alle prossime urne ricordiamoci che il mondo è di tutti. Chi alza confini non chiude fuori gli altri, chiude dentro se stesso!!

FONTE: SAMIZDAT EDICIONES – LA VOZ

La Voz Libre – La Voce Libera – La Voix Libre – The Free Voix – A Voz Livre –

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