Partendo dallo spunto del Nuovo libro del Dr. Marcello Gianferotti “Il Sistema della Cartolarizzazione dei Crediti …”, nasce l’esigenza di alcuni approfondimenti che abbiamo voluto chiedere direttamente all’autore.
Abbiamo notato che questo testo tocca argomenti di estrema attualità ed importanza.
In primis la possibilità di autofinanziare la propria azienda.
Per non parlare poi della, inimmaginabile sino ad oggi, ipotesi di avvicinarsi ad alcuni sistemi di finanza islamica “i Sukuk” da parte di aziende private non islamiche.
Ma andiamo per gradi.
Dr. Gianferotti come nasce l’idea di applicare alle aziende principi di finanza che solitamente sono propri di Fondi d’Investimento e Banche?
Questa è una bella domanda la cui risposta non è certo tanto semplice.
Per anni ho lavorato come procuratore generale del Banco BRJ, una banca privata brasiliana. La nostra era una piccola banca tra tanti squali e da questo l’esigenza di ricavarci un nostro spazio, una nostra nicchia. Abbiamo capito che per attirare clientela dovevamo offrire qualcosa di diverso. Di insolito.
Abbiamo analizzato il mercato e le aziende ed abbiamo capito che spesso, molto spesso, tante aziende hanno la possibilità di generare denaro, ma non lo fanno o non riescono a farlo in quanto bloccate, attanagliate, dal sistema di finanza ordinaria. Quella finanza che con una mano ti da e con l’altra ti blocca, ti controlla, ti condiziona la vita.
Quante aziende hanno patrimoni invenduti;
potenziali progetti fattibili, ma non realizzabili per mancanza di fondi;
crediti più o meno certi;
assets di diverso tipo non facilmente spendibili (azioni di secondo o terzo mercato), obbligazioni. MTN o altro.
Ebbene ci siamo posti il problema di come poter creare finanza su questi assets.
Su tutti questi strumenti che, in taluni mercati, trovano spazio per essere trasformati in prodotti obbligazionari (ossia possono andare a garantire emissione di Bond/obbligazioni) e quindi possono essere collocati sul mercato privato generando liquidità.
In determinati diritti una persona giuridica può emettere liberamente obbligazioni, purché garantite da un collaterale valido (patrimonio immobiliare, azioni, titoli, fideiussioni ecc) e procedere al collocamento tramite tradire o collocatori autorizzati (solitamente nel terzo mercato). Quindi raccogliere finanza ed impiegarla nella propria azienda. Alla scadenza l’emittente ha ovviamente l’obbligo di coprire le obbligazioni emesse oltre ovviamente agli interessi e quindi rientrare in possesso di queste.
Bene ma i rischi e i contro quali sono?
Il rischio principale sta nella buona fede dell’emittente delle obbligazioni.
Agendo solitamente in sistemi off-shore e spesso in “Terzo Mercato” quindi non vigilato, l’occasione rischia di fare l’uomo ladro ed il rischio che un imprenditore che abbia creato la sua struttura per emettere obbligazioni prenda il malloppo e sparisca è concreto. Poco fattibile in quanto comunque esiste il controllo di svariati soggetti che intervengono (il Fondo, l’emittente, il gestore, il collocatole, il revisore ecc) ed occorrerebbe di conseguenza una complicità molto vasta, ma teoricamente potrebbe accadere.
L’altro rischio è dato dal mercato stesso. In un momento di crisi, come quella appena passata, i primi mercato a pagarne le conseguenze sono il secondo ed il terzo mercato, i più a rischio, e quindi è possibile avere flessioni di vendita o maggiorazione dei costi di collocamento.
Il contro è per l’imprenditore l’alto costo del denaro se vogliamo (siamo sulla misura di circa il 6% l’anno, se non anche l’( talvolta), ma questo costo può essere compensato da una parte con investimenti particolarmente redditizi, dall’altra dal fatto che comunque sia con il patrimonio immobile non avrebbe generato mai denaro mediante la finanza ordinaria, ma avrebbe generato solo costi spesso importanti il cui risparmio, talvolta, abbatte di molto il costo del denaro di questa operazione.
Costo del denaro che mentre per l’imprenditore e l’emittente delle operazioni è spesso un contro, per il risparmiatore diventa un vantaggio enorme in quanto permette di ottenere ottimi profitti investendo in obbligazioni che solitamente sono contro-garantite da patrimoni estremamente reali e tangibili.
Ma come fa un imprenditore ad accedere a tale servizio?
Dunque può comprare il libro e studiare.
Questo potrebbe essere un primo passo.
Oppure può rivolgersi al nostro circuito ed essere assistito in tutta la procedura.
Non è cosa da autodidatta.
Ma oltre alla finanziabilità che vantaggio ha un imprenditore che voglia autofinanziarsi in tale modo?
In primo luogo crearsi una finanza completamente slegata ed indipendente dal controllo bancario tradizionale. Una finanza completamente alternativa al sistema bancario/creditizio tradizionale e convenzionale.
La possibilità di agire su piazze molto, ma molto lontane e quindi di non essere necessariamente sotto controllo.
Non ci sono segnalazioni in centrale rischi o sistemi di controllo centrali.
La possibilità concreta di gestire la propria finanza FUORI dal sistema convenzionale. Un po come le valute virtuali se vogliamo.
E questo secondo noi non è poco nel mondo di oggi dove si tende a fare del controllo e del condizionamento, specialmente finanziario e fiscale, un sistema di fatto e di dominio.
Ma è tutto legale?
Una volta un professore del corso di Economia all’Università mi chiese “è concettualmente legale bastonare la moglie”. Io indignato e stupido gli risposi assolutamente no. Ci mancò poco che mi bocciasse. La risposta è “dipende”.
Ossia: E’ legale se è fatto dove sia legale farlo.
In Taluni paesi mediorientali è legale bastonare la moglie.
In Europa vai giustamente in Galera.
In Molti paesi l’ordinamento permette l’emissione di Bond da parte di società private senza problema alcuno.
In altri paesi (la stragrande maggioranza dei paesi) tale emissione è e deve essere vigilata e controllata da organismi specifici.
In certi mercati puoi collocare bond ed obbligazioni solamente se sei un soggetto vigilato; il terzo mercato è un mercato di scambi privati non vigilato.
Costituire e detenere una società estera o off-shore NON è assolutamente illegale purché tu dichiari la costituzione e la detenzione di questa società nel tuo paese.
Quindi la risposta è “assolutamente si” a condizione che il tutto sia fatto bene.
Ma chi può accedere a questo prodotto?
Chiunque.
Veramente Chiunque abbia un grosso patrimonio invenduto;
Chiunque abbia asset o titoli;
Chiunque abbia un buon progetto e non sappia come finanziarlo;
Chiunque si sia stufato di far parte dell’occhio del “Grande Fratello” di Fisco e Banche.
Come si fa per saperne di più?
Comprando il libro o contattando direttamente la società che vi guiderà in tutto questo Sviluppo Europa SL.
https://samizdatvoz.eu/libro-con-anteprima/
In Ultima analisi. Come nasce questo libro?
Il Libro nasce su richiesta di una serie di banche interessate a sistemi nuovi ed alternativi di finanza applicata.
Con l’università di Zugo UNIATENA abbiamo pensato di creare quindi un vero e proprio manuale adatto sia a formare economisti validi e preparati, sia a predisporre il cliente e le nuove strutture finanziarie proiettate verso mercati alternativi ed una finanza applicata nuova (anche se nuova non è affatto perché negli USA è dagli anni 70 che società private emettono obbligazioni e cartolarizzano crediti) e sicuramente fuori dai circuiti di controllo e condizionamento convenzionali.
Ebbene grazie.
Rimandiamo alla prossima intervista l’approfondimento sui SUKUK.
Per Samizdat Ediziones
Emanuel Soteras