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Chi è Marcello Gianferotti
Chi è Marcello Gianferotti? Ogni blog che si rispetti inizia con un’introduzione sul soggetto che lo ha creato. Nel mio caso non è un compito facile per me. Un po’ per la mia timidezza, un po’ per il senso di privacy e riservatezza che mi hanno accompagnato fin da quando ero piccolo e che mi mettono in seria difficoltà quando mi chiedono di “aprirmi”.
Sarebbe più facile farlo fare agli altri ma… la mia splendida moglie ed i miei figli, le persone più importanti della mia vita mi hanno liquidato con un “fai tu”. Scherzo…Ma neanche troppo! 😉
Riprendendo il filo del discorso, non è facile descrivermi. Sono in primis un marito devoto e innamorato e padre di due splendidi figli e poi c’è tutto il resto.Ma vediamo insieme chi è Marcello Gianferotti.
Vediamo Insieme chi è Marcello Gianferotti
Sono un agronomo che però ha cambiato strada innamorandosi di economia e finanza, ragione per cui ho deciso di continuare, anche se diversi anni dopo, il mio percorso di studi laureandomi in Economia con specializzazione in finanza a Lugano, in Svizzera nel 2006.
Sono un appassionato d’arte, di cibo, di viaggi e di moto. Ho fondato insieme a mio fratello scomparso recentemente un concept chiamato “Bikers Number One” che molto più di un club per motociclisti.
E’ una famiglia, un’azienda che vende moto americane, in special modo Harley Davidson e Indian Motorcycles, è un organizzatore di tour per motociclisti pensati da un motociclista giramondo come sono io e molto altro.
Per lavoro e per passione ho girato in lungo ed in largo l’Europa, l’Africa, il Sud America e mi sono innamorato di ogni posto per il calore delle persone, per l’ospitalità e per il cibo. Amo definirmi un gourmet. Mi piace il buon cibo e mi piace moltissimo cucinare per la famiglia e gli amici.
Marcello Gianferotti, questo sono io
Una persona come tante con un’infinità di passioni. Tre su tutte: la cucina, i viaggi e la scrittura. Anche se trovo un po’ riduttivo citarne solo tre. La scrittura mi ha accompagnato in ogni fase della mia vita, prima attraverso riflessioni personali che annotavo sulle mie amate e fedeli compagne di penna, le Moleskine per poi tradursi pian piano in approfondimenti di temi che mi sono stati e tutt’ora mi stanno particolarmente a cuore, come l’economia, la finanza, la politica italiana ed estera.
Sto finendo di scrivere e pubblicando diversi libri, tra cui “La Storia dell’Orso Peloso”, storia di uno spaccato italiano”. Ho diversi blog di politica, attualità, economia e aggiornarli continuamente non è sempre facile.
In più continuo con il mio lavoro di imprenditore e di venture, captando le esigenze del mercato e facendo matching con i numerosi contatti acquisiti durante la mia carriera al fine di dare una mano a giovani imprenditori visionari che hanno voglia di far decollare o crescere la loro idea, contribuendo a trovare fondi per lo sviluppo e la realizzazione dei progetti.
L’ultimo concepito è un libro dal titolo “il giro del mondo in 80 piatti”.
Titolo evocativo che semplificando parla di cucina. Sì ma Cucina (volutamente con la C maiuscola) intesa come passione, ricerca di sapori perduti, evocazione di sensazioni ed emozioni irripetibili che ci fanno tornare alla nostra infanzia e al nostro passato in generale.
D’altra parte sono profondamente convinto che nulla possa ricordarci di più la nonna che il suo ragù o i suoi manicaretti. Ci sono odori e profumi che si fissano a livello cerebrale e che sollecitati sono in grado di riaprire cassetti della memoria talmente nascosti che pensavamo non esistessero più.
Ecco, in poche righe, questo sono io…
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Intervista del 23 Settembre di Emanuel Soteras per Samizdat Ediziones SL
Partendo dallo spunto del Nuovo libro del Dr. Marcello Gianferotti “Il Sistema della Cartolarizzazione dei Crediti …”, nasce l’esigenza di alcuni approfondimenti che abbiamo voluto chiedere direttamente all’autore.
Abbiamo notato che questo testo tocca argomenti di estrema attualità ed importanza.
In primis la possibilità di autofinanziare la propria azienda.
Per non parlare poi della, inimmaginabile sino ad oggi, ipotesi di avvicinarsi ad alcuni sistemi di finanza islamica “i Sukuk” da parte di aziende private non islamiche.Ma andiamo per gradi.
Dr. Gianferotti come nasce l’idea di applicare alle aziende principi di finanza che solitamente sono propri di Fondi d’Investimento e Banche?
Questa è una bella domanda la cui risposta non è certo tanto semplice.
Per anni ho lavorato come procuratore generale del Banco BRJ, una banca privata brasiliana. La nostra era una piccola banca tra tanti squali e da questo l’esigenza di ricavarci un nostro spazio, una nostra nicchia. Abbiamo capito che per attirare clientela dovevamo offrire qualcosa di diverso. Di insolito.
Abbiamo analizzato il mercato e le aziende ed abbiamo capito che spesso, molto spesso, tante aziende hanno la possibilità di generare denaro, ma non lo fanno o non riescono a farlo in quanto bloccate, attanagliate, dal sistema di finanza ordinaria. Quella finanza che con una mano ti da e con l’altra ti blocca, ti controlla, ti condiziona la vita.
Quante aziende hanno patrimoni invenduti;
potenziali progetti fattibili, ma non realizzabili per mancanza di fondi;
crediti più o meno certi;
assets di diverso tipo non facilmente spendibili (azioni di secondo o terzo mercato), obbligazioni. MTN o altro.Ebbene ci siamo posti il problema di come poter creare finanza su questi assets.
Su tutti questi strumenti che, in taluni mercati, trovano spazio per essere trasformati in prodotti obbligazionari (ossia possono andare a garantire emissione di Bond/obbligazioni) e quindi possono essere collocati sul mercato privato generando liquidità.
In determinati diritti una persona giuridica può emettere liberamente obbligazioni, purché garantite da un collaterale valido (patrimonio immobiliare, azioni, titoli, fideiussioni ecc) e procedere al collocamento tramite tradire o collocatori autorizzati (solitamente nel terzo mercato). Quindi raccogliere finanza ed impiegarla nella propria azienda. Alla scadenza l’emittente ha ovviamente l’obbligo di coprire le obbligazioni emesse oltre ovviamente agli interessi e quindi rientrare in possesso di queste.Bene ma i rischi e i contro quali sono?
Il rischio principale sta nella buona fede dell’emittente delle obbligazioni.
Agendo solitamente in sistemi off-shore e spesso in “Terzo Mercato” quindi non vigilato, l’occasione rischia di fare l’uomo ladro ed il rischio che un imprenditore che abbia creato la sua struttura per emettere obbligazioni prenda il malloppo e sparisca è concreto. Poco fattibile in quanto comunque esiste il controllo di svariati soggetti che intervengono (il Fondo, l’emittente, il gestore, il collocatole, il revisore ecc) ed occorrerebbe di conseguenza una complicità molto vasta, ma teoricamente potrebbe accadere.
L’altro rischio è dato dal mercato stesso. In un momento di crisi, come quella appena passata, i primi mercato a pagarne le conseguenze sono il secondo ed il terzo mercato, i più a rischio, e quindi è possibile avere flessioni di vendita o maggiorazione dei costi di collocamento.
Il contro è per l’imprenditore l’alto costo del denaro se vogliamo (siamo sulla misura di circa il 6% l’anno, se non anche l’( talvolta), ma questo costo può essere compensato da una parte con investimenti particolarmente redditizi, dall’altra dal fatto che comunque sia con il patrimonio immobile non avrebbe generato mai denaro mediante la finanza ordinaria, ma avrebbe generato solo costi spesso importanti il cui risparmio, talvolta, abbatte di molto il costo del denaro di questa operazione.
Costo del denaro che mentre per l’imprenditore e l’emittente delle operazioni è spesso un contro, per il risparmiatore diventa un vantaggio enorme in quanto permette di ottenere ottimi profitti investendo in obbligazioni che solitamente sono contro-garantite da patrimoni estremamente reali e tangibili.Ma come fa un imprenditore ad accedere a tale servizio?
Dunque può comprare il libro e studiare.
Questo potrebbe essere un primo passo.
Oppure può rivolgersi al nostro circuito ed essere assistito in tutta la procedura.
Non è cosa da autodidatta.Ma oltre alla finanziabilità che vantaggio ha un imprenditore che voglia autofinanziarsi in tale modo?
In primo luogo crearsi una finanza completamente slegata ed indipendente dal controllo bancario tradizionale. Una finanza completamente alternativa al sistema bancario/creditizio tradizionale e convenzionale.
La possibilità di agire su piazze molto, ma molto lontane e quindi di non essere necessariamente sotto controllo.
Non ci sono segnalazioni in centrale rischi o sistemi di controllo centrali.
La possibilità concreta di gestire la propria finanza FUORI dal sistema convenzionale. Un po come le valute virtuali se vogliamo.
E questo secondo noi non è poco nel mondo di oggi dove si tende a fare del controllo e del condizionamento, specialmente finanziario e fiscale, un sistema di fatto e di dominio.Ma è tutto legale?
Una volta un professore del corso di Economia all’Università mi chiese “è concettualmente legale bastonare la moglie”. Io indignato e stupido gli risposi assolutamente no. Ci mancò poco che mi bocciasse. La risposta è “dipende”.
Ossia: E’ legale se è fatto dove sia legale farlo.
In Taluni paesi mediorientali è legale bastonare la moglie.
In Europa vai giustamente in Galera.
In Molti paesi l’ordinamento permette l’emissione di Bond da parte di società private senza problema alcuno.
In altri paesi (la stragrande maggioranza dei paesi) tale emissione è e deve essere vigilata e controllata da organismi specifici.
In certi mercati puoi collocare bond ed obbligazioni solamente se sei un soggetto vigilato; il terzo mercato è un mercato di scambi privati non vigilato.
Costituire e detenere una società estera o off-shore NON è assolutamente illegale purché tu dichiari la costituzione e la detenzione di questa società nel tuo paese.
Quindi la risposta è “assolutamente si” a condizione che il tutto sia fatto bene.Ma chi può accedere a questo prodotto?
Chiunque.
Veramente Chiunque abbia un grosso patrimonio invenduto;
Chiunque abbia asset o titoli;
Chiunque abbia un buon progetto e non sappia come finanziarlo;
Chiunque si sia stufato di far parte dell’occhio del “Grande Fratello” di Fisco e Banche.Come si fa per saperne di più?
Comprando il libro o contattando direttamente la società che vi guiderà in tutto questo Sviluppo Europa SL.
https://samizdatvoz.eu/libro-con-anteprima/
In Ultima analisi. Come nasce questo libro?
Il Libro nasce su richiesta di una serie di banche interessate a sistemi nuovi ed alternativi di finanza applicata.
Con l’università di Zugo UNIATENA abbiamo pensato di creare quindi un vero e proprio manuale adatto sia a formare economisti validi e preparati, sia a predisporre il cliente e le nuove strutture finanziarie proiettate verso mercati alternativi ed una finanza applicata nuova (anche se nuova non è affatto perché negli USA è dagli anni 70 che società private emettono obbligazioni e cartolarizzano crediti) e sicuramente fuori dai circuiti di controllo e condizionamento convenzionali.Ebbene grazie.
Rimandiamo alla prossima intervista l’approfondimento sui SUKUK.Per Samizdat Ediziones
Emanuel Soteras
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Bikers Number One
Il marchio Bikers Number One – tour e viaggi in moto per appassionati di due ruote – nasce a viene registrato in Oregon, nel West America nel 1968, gli anni di Easy Rider. E a quegli anni è ispirato perché BNO nasce inizialmente come movimento, strumento di aggregazione, associazione che racchiude all’interno amanti delle due ruote, neofiti o esperti che siano, senza distinzione alcuna.
Il movimento che inneggia alla libertà, alla voglia di viaggiare, allo spirito indomito rimane sulla cresta dell’onda fino a quasi la metà degli anni 80, anni in cui nascono i mitici H.O.G. sulle ali del sogno americano, complice anche la cinematografia hollywoodiana che ne consacra i miti e le loro passioni on the road.
Pian piano, come tutte le cose, inizia a suscitare sempre meno interesse, fino quasi a finire del dimenticatoio, finchè Marcello Gianferotti e suo fratello Alessandro, appassionati di storia, cultura generale e soprattutto moto, decidono di dare nuovo lustro al marchio aprendo nel 2006 un negozio a Silvi Marina, nel centro Italia, location strategica, paradiso dei bikers, trasformando quella che era stata per lunghi anni una passione in un vero e proprio lavoro ricco di soddisfazioni e di scelte imprenditoriali azzeccate.
Iniziano a organizzare motoraduni, eventi, concerti e a partecipare come player in importanti fiere di settore internazionali, tra cui l’EICMA nel 2012, come espositori. La repentina morte del fratello Alessandro però, spezza i sogni e soprattutto i progetti dei due fratelli, lasciando nello sconforto Marcello, che oberato da altri impegni chiude il negozio nel 2016.
A distanza di 4 anni però, non volendosi arrendere al destino e volendo portare avanti con orgoglio le scelte sue e del fratello decide di riaprire in una location tutta nuova, a Barcellona, città di residenza, dalla quale riesce a gestire con maggior facilità gli impegni, occupandosi sempre di importazione parallela di moto USA su stock od ordinazione, ma anche implementando il business come agenzia specializzata in tour in moto pensati da motociclisti e destinati a motociclisti.
D’altra parte, con l’esperienza decennale di Marcello, la scelta era quasi obbligata. Giramondo fin da piccolo, conosce in maniera approfondita quei paesi dove decide di organizzare i tour, tagliati su misura per le esigenze di qualsiasi cliente, neofita o appassionato che sia, senza distinzioni, mettendo a disposizione moto a noleggio qualora fosse difficoltoso trasportarle fino alla nazione del tour.
Tra i paesi toccati si annoverano ovviamente la Spagna, il Portogallo, il Brasile, il Madagascar, il Marocco e la splendida ed esotica Cuba. Tutti i tour sono declinati in due versioni: relax e on the road. Il primo pensato per chi ha voglia di viaggiare in tranquillità, macinando chilometri ma godendosi appieno le bellezze naturali ed artistiche del posto, facendo deviazioni per raggiungere le cantine vinicole, gli oleifici, i ristorantini e i punti di interesse “extra-moto”. La seconda invece, per chi ha poco tempo e vuole condensare il maggior numero di tappe nel minor tempo possibile o ancora per chi ha già visitato quei luoghi ma vuole scoprirli in una veste diversa, più wild, più a contatto con la natura e con il paesaggio che lo circonda.
Che sia l’opzione on the road o relax, poco importa. Le cose che accomunano i tour di Bikers Number One sono queste: attenzione e scelta consapevole dei percorsi meno battuti, trafficati, più selvaggi per far godere appieno l’esperienza. Assicurazione e assistenza a 360° per tutta la durata del viaggio. Scelta degli hotel dove dormire e dei ristoranti che offrono i migliori servizi al prezzo più competitivo.
Andate sul sito www.bikersnumberone.com e scoprite tutte le info che vi interessano riguardo ai tour, prezzi e condizioni, oppure chiamate il numero presente nei contatti per avere un’idea su come personalizzare il vostro giro in moto per far sì che possa essere unico e irripetibile.
Un caro saluto.
Vuoi saperne di più su di me? Leggi l’articolo “Chi è Marcello Gianferotti?“
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Istituto della Società Europea: di che si tratta
Di Samizdat Ediciones
Del 01 Giugno 2020Oggi vogliamo parlarVi di un argomento insolito per noi, non di una lotta sociale, non dell’appello alla revoca degli embarghi su Cuba, non del COVID, ma di una istituzione societaria ben poco nota, ma di enorme importanza.Questo argomento è la dimostrazione di quanto poco sia noto il sistema comunitario e di quanto gli Stati membri ancora oggi boicottino la divulgazione delle informazioni.
Si tratta della Società Europea.
Una Forma societaria che qualsiasi cittadino comunitario può realizzare e che può circolare, spaziare, operare in tutta la UE senza limite alcuno, scegliendosi la fiscalità e la logistica, senza dover chiedere autorizzazioni a nessuno e senza infrangere alcuna norma. Di qualsiasi paese aderente alla UE.
Oggi volete stare in Italia? Ci state!
Domani volete trasferire la sede in Spagna, piuttosto che in Portogallo, o a Malta, o in Olanda, o in Belgio o così via? Lo fate!Entriamo un po’ nel merito.
Grazie alle spiegazioni forniteci da Sviluppo Europa siamo oggi in grado di raccontarvi esattamente di cosa si tratta certi che molti, specialmente in questo periodo, possano esserne interessati.La Società Europea (SE) è uno statuto giuridico particolare derivato dal diritto comunitario che mira a facilitare gli scambi trans-frontalieri e incoraggiare la mobilità delle imprese in tutta Europa. Questo articolo vi guiderà alla scoperta di tale statuto.
SOMMARIO:
- CHE COS’È UNA SOCIETÀ EUROPEA?
- COME CREARE UNA SOCIETÀ EUROPEA?
- COME FUNZIONA UNA SOCIETÀ EUROPEA?
Una Società Europea (SE) è un’impresa che ha l’autorizzazione di esercitare le sue attività in ogni paese dell’Unione Europea in una forma giuridica assunta come valida in tutti gli Stati.
Lo statuto della società europea è nato nel 2004, dopo diversi anni di negoziazione tra le istituzioni europee.
Tale statuto prende origine dal diritto comunitario e concede agevolazioni alle imprese permettendo loro di limitare i loro costi amministrativi offrendo loro una struttura giuridica adattata ai mercati di ciascun paese dell’Unione Europea.
Tuttavia, giungere alla creazione di questo statuto non è stato affatto semplice: bisognava armonizzare i diversi diritti nazionali? O porli in concorrenza tra loro? O favorire le legislazioni più liberali per andare incontro alle imprese?
Questo statuto è diventato un vero e proprio attore economico, che dispone di agevolazioni per evolvere all’interno della scena europea e che possiede, allo stesso tempo, un proprio statuto giuridico.
Riflessioni su questo statuto atipico, utilizzato da un numero sempre crescente di imprese.
Che cos’è una società europea?
Una società europea è spesso utilizzata per agevolare le fusioni e le ristrutturazioni tra una o più società dell’Unione Europea.
Ma, soprattutto, questa permette di aggirare i numerosi ostacoli legislativi imposti dalle differenze nelle normative tra i paesi europei.
Cio’ permette, dunque, di operare facilmente su tutto il territorio creando una rete di filiali.Come creare una società europea?
Esistono differenti modalità di costituzione.
Innanzitutto, questo statuto è riservato alle imprese europee e cioè sottoposte al diritto di un paese membro della comunità europea.
Quest’ultima è una conditio sine qua non per la creazione di questo tipo di società.
Inoltre, c’è la possibilità di agire secondo 4 possibilità:- Tramite una fusione: una o più società anonime, di cui la sede sociale si trova sul territorio europeo e costituite secondo il diritto europeo, possono fondersi. Per far cio’, almeno due delle società implicate in quest’operazione non devono dipendere dal diritto dello stesso stato europeo.
- Costituendo una holding tra società anonime e società a responsabilità limitata (SRL). Per creare una holding si applicano le stesse condizioni del caso precedente. Se tutte le società dipendono dal diritto dello stesso stato membro, possedere una filiale o una succursale da almeno 2 anni in un altro stato membro permette di arrivare alla creazione di una società europea.
- Costituendo una filiale. E’ possibile creare una filiale tra società, con uno stabilimento pubblico o un’associazione. Si applicano le medesime condizioni elencate in precedenza. La società europea puo’ essere considerata come la casa madre o come una filiale in seno al gruppo.
- Tramite una trasformazione. Questa possibilità si offre esclusivamente alle SpA che dispongono di una sede sociale e di un organo direzionale all’interno di uno Stato membro dell’Unione Europea, che possiedano da almeno due anni una filiale sottoposta al diritto di un altro Stato membro.
Come funziona una società europea?
Il funzionamento di una società europea si avvicina a quello stabilito per la società anonima di diritto francese.
Questo statuto necessita di un apporto di minimo 120.000 Euro divisi in azioni, da erogare al momento della costituzione della società.
Ogni Stato membro è libero di determinare il montante del capitale minimo da applicare. La SE immatricolata in Francia è sottomessa alle disposizioni relative alla direzione e all’amministrazione delle SpA. Vi si sottrae solo il quorum degli organi di direzione e di sorveglianza.
Allo stesso modo, la riunione degli azionisti segue le stesse regole di una società anonima. I rapporti tra gli azionisti sono molto più liberi e flessibili.
La SE può essere gestita da un consiglio di amministrazione incaricato della gestione e del controllo della società.
Altrimenti è possibile istituire un consiglio di sorveglianza incaricato di controllare la gestione della direzione generale.Comunque, non esiste un regime fiscale uniforme per la SE.
La sovranità fiscale degli Stati è stata rispettata, per questo la SE dipende dallo stesso regime fiscale di ogni altra società anonima. Questa, dunque, è assoggettata alle imposte e alle tasse dello Stato membro in cui si svolgono le sue attività, senza particolari vantaggi fiscali. Tuttavia il titolare della società può liberamente scegliere lo stato dove collocare la sede della società senza incorrere per questo in alcuna sanzione purché questo Stato sia membro UE.
Questa regola si applica ad eccezione delle SE costituite tramite fusione, che possono essere tassate nel paese dove possiedono la sede sociale.La società europea mantiene uno statuto piuttosto specifico e particolare, nonostante la sua pratica relativamente diffusa. Sostanzialmente la diffusione delle SE seppur prevista dall’ordinamento EUE è stata sostanzialmente boicottata dagli Stati Membri in quanto, sostanzialmente, svantaggia i paesi a fiscalità più rigida ed alta permettendo, nella piena legalità, ai propri imprenditori di possedere una ragione sociale estera in pieno diritto ed in piena trasparenza. La dimostrazione di questo sta nel fatto che l’istituzione della SE esiste dal 2004, ma nessuno ne parla.
Nelle operazioni quotidiane, questo statuto presenta dei vantaggi non indifferenti. Comunque, l’assenza di uno scenario fiscale armonizzato fa temere un vero e proprio dumping sociale tra i paesi membri.
La società europea è particolarmente vantaggiosa per le società che operano a livello comunitario.
Per chi volesse saperne di più consigliamo la visione del sito http://www.sviluppoeuropa.eu
Vuoi saperne di più su di me? Leggi l’articolo “Chi è Marcello Gianferotti?“